Problemi di Coppia e Disturbi della Sfera Sessuale

Amori e disamori, coppie che si formano e coppie che non riescono a superare affrontare le crisi della convivenza e del logoramento dei rapporti. Può il terapeuta umanistico esistenziale dare un aiuto determinante alle persone coinvolte e che chiedono aiuto? Non esistono ovviamente risposte prefabbricate per tutte le coppie: anche le coppie, come i singoli individui, sono uniche e irripetibili. Gli amori e i legami sono unici e irripetibili e ogni logoramento e ogni epilogo, sono anch’essi unici, irripetibili e dunque degni del massimo rispetto perché quando una coppia è in crisi, sono in gioco molti fattori fra cui quello della dignità e del rispetto.  Per affrontare questi casi è necessario fare ricorso ad una intensa empatia che consenta da parte del terapeuta una profonda comprensione umana. Sarà questa comprensione empatica – e dunque non neutrale o gelidamente estranea – a consentire di fare insieme un percorso con cui esplorare tutte le possibilità reali utili per far ripartire e mantenere soddisfacente un rapporto che invece è sofferente. Nelle crisi di coppia la questione dell’intesa sessuale è determinante, ma non si tratta dell’unico fattore importante da valutare e se possibile rilanciare e migliorare.

In genere, dove l’intesa sessuale funziona mantenendo viva sia la curiosità reciproca che la capacità di appagarla, è più facile ottenere un risultato positivo. Ma la crisi del rapporto sessuale è spesso conseguenza di altri fattori quali l’arrivo dei figli, problemi economici e di spazi, fino alla devastante presenza di una terza persona che altera drammaticamente il rapporto di coppia anche se non sempre è in grado di distruggerlo. In genere si può dire che una coppia va in crisi quando uno dei due componenti evolve da solo in una direzione che può essere di natura molto varia (culturale, di rete di amici, politica, sportiva…) lasciando da solo il vecchio partner prigioniero di uno schema che non è più in grado di garantire gli equilibri del vecchio rapporto. In questi casi è possibile e necessario percorrere una comune esplorazione che permetta di vedere se è possibile riportare entrambi i partner su un sentiero comune. Il lavoro del terapeuta esistenziale è determinante e impegnativo perché sta a lui, o a lei, esaminare con un atteggiamento di vicinanza empatica ciò che prima funzionava e ora non funziona più, per capire se e come, in condizioni rinnovate, potrebbe rilanciare nuovi e più attraenti obiettivi comuni. Come per la sofferenza singola, la sofferenza di una coppia chiede di essere risolta mettendo in campo nuovi significati o la ricostruzione di significati un tempo condivisi ed ora persi., Ciò richiede una forte empatia da parte del terapeuta, ma anche una onesta determinazione da parte dei due partner che con la loro presenza in terapia hanno già dichiarato di condividere un obiettivo comune: porre rimedio ai danni di una crisi e smettere di soffrire.

La sofferenza in una coppia in crisi può essere risolta riparando le motivazioni profonde che erano alla base della coppia stessa, oppure prendendo atto di comune accordo che quelle motivazioni profonde non sono più recuperabili e che dunque la guarigione dalla sofferenza può essere cercata soltanto in una separazione raggiunta dopo aver messo in campo tutte le risorse dell’affettività, della reciproca stima (che spesso richiede a sua volta difficili riparazioni) e dell’onestà nel riconoscere ciò che può ancora essere considerato vivo benché danneggiato, e ciò che può considerarsi irrimediabilmente perduto. Il terapeuta umanistico esistenziale usa come strumenti il suo addestramento a percepire internamente e in un certo senso a vivere insieme ai due partner il loro dramma, dispone ndo però anche degli strumenti che gli consentono di essere una parte terza estranea e capace, in grado di garantire l’autenticità del processo che ha come obiettivo la fine dello star male e l’inizio di una nuova vita, sia che la coppia riesca e ritrovare la propria ragion d’essere, sia in caso contrario.

La dottoressa Filastro riceve :

Roma , Via Gaetano Moroni 20 ( a 100 metri da metro B fermata Piazza Bologna )
Ladispoli , Viale Italia 82

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