Le malattie somatiche colpiscono sia il corpo che la mente.
Quello che succede al corpo inevitabilmente si ripercuote a livello mentale e viceversa. Si pensa ad una comunicazione di una diagnosi difficile, l’incertezza di una cura, un esame diagnostico il cui risultato è andato male, un ricovero improvviso. Tutto ciò vissuto come una vera ”minaccia esistenziale”.
La mente cerca di adattarsi, di fronteggiare tutto questo, spesso però si cade in uno stato di demoralizzazione o alcune volte in uno stato di vera depressione secondaria e reattiva allo stato di malattia fisica, al dolore, all’ incertezza per il futuro, alla perdita della salute che c ‘era prima e adesso non più………
1)Quale possibile intervento di aiuto?
E , soprattutto, la persona malata ha bisogno di un aiuto subito.
Ricordiamoci sempre che una malattia somatica richiede un processo di adattamento, con uno sforzo psichico per la perdita della salute e per creare un equilibrio interno verso la nuova condizione. (ad esempio un infarto, miocardico, un ictus, una colite ulcerosa, un tumore, una diagnosi di diabete o ipertensione ecc.)
Ritornando al punto 1
-Sarebbe opportuno dare assistenza immediata ai bisogni di adattamento espressi dalla persona malata
-Dare la possibilità di ricostruire il filo come si è arrivati qui, il percorso degli ultimi mesi fino ad ora
-Mettere a fuoco a che punto è adesso
-Valutare la presenza di demoralizzazione e sofferenza emotiva
-Valutare la presenza di dolore o sintomi fisici non trattati
-Esplorare cosa si aspetta e cosa teme adesso
-Esplorare cosa vale di più nella sua vita ora e in futuro
-Esplorare come la sua malattia cambia il suo futuro e richiede una rimodulazione del proprio progetto di vita
Trovare un familiare o persona vicina di riferimento
Comunicare e far rispettare la dignità della persona anche nei piccoli particolari (capelli , cura della persona, nudità ecc,)
Si consiglia
Lettura: Pensieri Terapeutici di Massimo Biondi, Edizione Alpes.