Crisi Adolescenziali

L’adolescenza è una fase di crisi inevitabile e necessaria dell’esistenza in cui l’essere umano si trova ad affrontare una mutazione radicale del proprio corpo e ad affrontare nuove richieste, nuove attese, nuovi squilibri che spesso lo mettono in conflitto con l’ambiente (famiglia, scuola, amici, sport) contro il quale può rispondere con reazioni sproporzionate o improntate a una disarmante fragilità, di cui le più frequenti sono la ribellione radicale, la depressione che può indurre alla scorciatoia delle droghe, farmaci, sostanze psicotrope tossiche e anche ad attacchi al corpo. Non esiste una formula standard per i problemi dell’adolescenza e vale la pena di ricordare la celebre battuta di Sigmund Freud a una madre che gli chiedeva consiglio: “Signora, qualsiasi cosa lei faccia, è sbagliata”. Il fatto che l’adolescenza e i suoi problemi vanno affrontati caso per caso nel rispetto assoluto dell’unicità e della dignità della persona . Si può dire che nessun adolescente è preparato a fronteggiare ciò che gli sta accadendo.

Nella prima parte di questa età di passaggio ragazze e ragazzi sono ancora dei bambini prigionieri in un corpo adulto, per poi diventare degli adulti non distaccati dall’infanzia. Il processo è fisiologico perché riguarda tutti ma le forme di malessere, i disagi sociali, le conseguenze di atti irragionevoli possono arrecare molto dolore sia ai giovani e a chi è in relazione con loro. In genere gli adolescenti chiedono di essere rassicurati in una fase spesso incomprensibile della vita e di essere ascoltati anche quando rifiutano il colloquio. L’adolescenza può dar luogo a situazioni molto complicate e delicate, ma è possibile fornire all’adolescente gli strumenti con cui possa affrontare il principale problema che è quello di essere accettato e rispettato come persona. Come fare, come aiutare una ragazza o un ragazzo che soffre e fa soffrire? L’aiuto del terapeuta umanistico esistenziale consistente nell’offrire un percorso a due, senza catene di comando e nel reciproco rispetto con l’obiettivo di per dissolvere gli effetti del rifiuto di crescere – il mito di Peter Pan – e di una ricerca compulsiva di approvazione.

Il terapeuta cercherà con lei o con lui le pepite delle risorse invisibili, le passioni, la creatività nascosta. Un adolescente spesso è tentato da uno dei due poli: ribellarsi o arrendersi per conformismo all’ordine costituito degli adulti. La terapia umanistico esistenziale costruisce invece la terza via: quella del riconoscimento delle qualità e della liberazione delle potenzialità. Il terapeuta non impone la propria figura di adulto ma offre la sua esperienza di camminatore esperto per una lunga passeggiata, per usare una metafora, in cui sa come mettersi in gioco e come risolvere gradualmente l’ansia, l’aggressività, il rifugio passivo della depressione o l’adattamento opportunista al mondo degli adulti in modo soltanto passivo, che spinge molti adolescenti a rinunciare alla propria autonomia per dissolversi poi nei gruppi dei social, inabissandosi poi nella solitudine. Ribellismo e opportunismo sono due rischi da cui il terapeuta umanistico esistenziale opera per proteggere l’adolescente cercando cui lei o con lui i punti di forza, la ricchezza ancora non manifesta e le motivazioni, disegnando insieme col paziente gli scopi in grado di ridefinire la persona orientandola verso la maturità, la consapevolezza, la libertà e la responsabilità.

La dottoressa Filastro riceve :

Roma , Via Gaetano Moroni 20 ( a 100 metri da metro B fermata Piazza Bologna )
Ladispoli , Viale Italia 82

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