Lo stato di ansia è il risultato di uno squilibrio interno di cui non sempre siamo in grado di trovare l’origine. La parola “ansia” è un termine tradotto in diverse lingue come equivalente di “angoscia” ed ha molti sinonimi che descrivono una sofferenza che vanno da uno stato blando a quello acuto di panico, di fronte a ciò che sta o che potrebbe accadere. Si tratta di una esperienza dolorosa che può logorare la qualità dell’esistenza e produrre effetti somatici dannosi come tachicardie, extrasistoli e indurre uno stato depressivo anche grave con possibili collassi e fantasie suicidarie. La caratteristica più rilevante dell’ansia, e del panico che ne costituisce il picco, sta nella sensazione di non avere vie di scampo nell’incapacità di cercare e trovare soluzioni utili per dipanare il meccanismo. Lo stato d’ansia non va confuso tuttavia con la paura reale di fronte ad un imminente pericolo attuale. La paura è di solito proporzionata al rischio reale, mentre l’ansia sembra dipendere dalla fantasia di un attacco imminente, inspiegabile e senza scampo.
Lo stato d’ansia diventa ossessivo quando si ripete secondo uno schema ricorrente: quando lo stato d’ansia si ripete secondo lo schema già noto al terapeuta, possiamo parlare di una ossessione che in genere va correlata con crisi nei rapporti di coppia e familiari o con l’ambiante di lavoro, ma comunque elementi fissi di una situazione costante capace di produrre ossessione e al tentativo di eludere la realtà con una qualche forma di fuga disperata. Le conseguenze estreme di attacchi d’ansia possono essere incidenti domestici o stradali o di altro genere, molto rischiosi in situazioni fuori controllo. Chi vive queste sofferenze chiede sia di capire che di rimuovere la causa dell’ansia, cosa che il paziente può realmente fare con l’accompagnamento di un terapeuta in grado di vivere insieme le cause, gli effetti e poi la risoluzione dello stato di ansia, usando anche strumenti che offrono ottimi risultati. Fra questi le tecniche di rilassamento progressivo di Edmund Jacobson e la combinazione di psicoterapia e farmacologia. nonché l’utilizzo di tecniche cognitivo-comportamentali in grado di indurre la gestione dell’ansia.
Il terapeuta aiuterà il paziente al recupero graduale ma concreto di una vita normale e sana, ricorrendo anche a soluzioni in apparenza semplici ed efficaci come la riduzione della caffeina e di ogni sostanza che possa indurre effetti ansiogeni. La persona che soffre di attacchi di ansia in genere richiede una ricostruzione del suo stile di vita in un senso ordinato e rassicurante che lo mantenga al sicuro dalle situazioni che in lui o lei generano ansia, panico e ossessione, chiudendo uno dopo l’altro tutti gli spazi che facevano parte dello schema ossessivo.
La dottoressa Filastro riceve :
Roma , Via Gaetano Moroni 20 ( a 100 metri da metro B fermata Piazza Bologna )
Ladispoli , Viale Italia 82